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Maiolo: il borgo fenice rinato dalla sua distruzione

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Dall’alto della valle della Valmarecchia, nella provincia di Rimini, si erge Maiolo, un comune montanaro che ha preso il posto, ereditandone il nome, dell’omonimo borgo vicino, distrutto in una notte di fine Maggio del 1700 da una frana rovinosa creata da un diluvio durato oltre 40 ore.

Intorno a questa vicenda si sono sviluppati misteri, leggende e di una punizione divina per le danze orgiastiche che si svolgevano nella Rocca del paese.
Racconta una cronaca manoscritta del 1737, conservata nella Biblioteca Gambalunghiana, che la notte seguente «staccossi dal monte il terreno ove era posta questa nostra terra, e rovinò tutto sottosopra, restando solo quattro piccole case verso tramontana, restando sotto le rovine della medesima morti gran parte degli abitanti».

Un borgo fiorente

Fino ad allora Maiolo era un paese popolato e fiorente, sormontato dalla possente Rocca, punto strategico dell’intera vallata, anch’essa danneggiata dall’esplosione della polveriera.

Dell’antico Castello non rimane nulla, mentre della Rocca restano le due torri poligonali che dominano tutta la valle. Le due torri sono volte su San Leo, a conferma dell’antico ruolo protettivo: la presa di Maiolo era indispensabile per stringere d’assedio la fortezza feltresca, per questo ne seguì le sorti nella cruenta e reiterata guerra dei Montefeltro contro i Malatesta. La storia non lo risparmiò neppure dopo, quando la sua memoria cartacea andò perduta tra le fiamme dell’Archivio comunale nel 1737.

Maiolo oggi

Oggi Maiolo però, conserva nelle campagne le sue vecchie case contadine, dove si è cercato di salvare i forni del pane. Così è diventata famosa per il suo pane, prodotto con farine locali e metodi tradizionali, al quale viene dedicata a fine giugno una fiera, la Festa del Pane.
I suoi forni, una cinquantina, fanno parte del Museo del Pane di Maiolo, un museo itinerante che prevede la visita di dieci forni che producono il pane secondo tradizione locale. Si tratta di edifici e strumenti che risalgono al 1800 e che rappresentano un forte tratto culturale di questa comunità.

Maiolo è generosa: offre un viaggio tra storia millenaria e natura e per il suo essere punto straordinario di osservazione, dal monte Fumaiolo all’Alpe della Luna, al monte Carpegna, alla città di San Leo, alle torri che coronano il Monte Titano e i Castelli di San Marino, fino all’Adriatico.

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