Sant’Andrea è stato un apostolo di Gesù Cristo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa per il suo martirio.
La festa di sant’Andrea si celebra il 30 Novembre nelle Chiese d’Oriente e d’Occidente ed è festa nazionale in Scozia.
Il suo giorno segna anche il conto alla rovescia per il tanto atteso arrivo delle feste natalizie.
Par Sant André a Nadel u j è vinzincv dé uguel, così scriveva Vittorio Tonelli nel 1987 nella sua opera “Meteorologia popolare in Romagna”.
Sant’Andrea in Romagna
Le notti del 28, 29 e 30 Novembre venivano considerate le più buie dell’anno, soprannominate anche i bur d’Sant André cioè i bui di Sant’Andrea.
Questo probabilmente perché i giorni si accorciavano sempre di più e il solstizio d’inverno era più vicino.
Non si è mai capito però perché proprio questi tre giorni venivano considerati i più bui visto che non sono nemmeno i più lunghi dell’anno.
E’ tutto però riconducibile ad un discorso di tradizioni che vede negli ultimi tre giorni del mese le sue caratteristiche.
Infatti, gli ultimi tre giorni di Gennaio erano considerati i “giorni della Merla” cioè i più freddi, gli utlimi tre di Marzo i “più prestati” cioè i più aspri meteorologicamente parlando.
I detti romagnoli
Tipico dei romagnoli è avere un detto per ogni cosa, e cosi anche per il giorno di Sant’Andrea.
Tonelli diceva: Per Sant Andrea chi nn ‘à la chesa i s’la crea (per Sant’Andrea chi non ha la casa se la crea)
Questo perché, soprattutto nell’alta valle del Savio i contadini cambiavano podere proprio in questo giorno.
Ercolani invece, visto il freddo del mese, ha scritto: Par Sant Andrej invstèsat d’mezalana e lesa al maravej: Per Sant’Andrea vestiti di mezzalana e lascia le ricercatezze
La mezzalana era un stoffa molto robusta che usavano gli uomini, di color ruggine.
Par Sant’André s’u t’in toca t’n’aré: Spallicci si riferiva così alla neve che nelle zone collinari era già caduta o stava per arrivare.
Sono tanti altri i proverbi riguardanti la neve.
Altri proverbi riguardano invece la pioggia che in questo periodo assicurava una buona resa delle semine degli orti: S’e’ piov e’ dè as Sant André, pienta l’ort e no i pensè ( se piove il giorno di Sant’Andrea pianta l’orto e non ci pensare) – Bagli.
Sempre in questo periodo è il momento in cui si riportano agli ovili le pecore che pascolavano e si macellavano i maiali, così fino alla prima parte di Gennaio.
A questo proposito ci sono diversi proverbi:
Par Sant Andrèi la pigura t’instalarei: per Sant’Andrea la pecora stallerai – Ercolani
Ad Sant Andre ciapa e’ porch e fal gridè: per Sant’Andrea prendi il maiale e fallo gridare – Bagli
Insomma, in Romagna anche il giorno di Sant’Andrea troviamo delle storie interessanti.