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Museo del Bottone di Sant’Arcangelo

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Nel suggestivo borgo di Sant’Arcangelo di Romagna si trova un piccolo e grazioso museo, unico nel suo genero e il primo in Italia: il Museo del Bottone.

Frutto della passione del Sig. Giorgio Gallavotti, che fin da bambino ha collezionato migliaia di bottoni di epoche e stili diversi, più precisamente 12.000 bottoni dal 1600 fino ad oggi.

Una passione diventata arte

La passione del Sig. Giorgio è nata quando da bambino giocava con la scatola di bottoni della mamma che gestiva, insieme al padre, una merceria nel centro del paese.

Da lì è nata la magia, fino a quando Giorgio, con il passare degli anni, è arrivato a collezionare numerosi bottoni che ha deciso di catalogare e incorniciare per esporli al pubblico. La prima esposizione risale  all’’11 Novembre 1991 in occasione di una mostra dell’hobby nella sala Consigliare della nostra città.

Il successo è stato talmente grande da fargli pensare di essere sulla strada giusta per realizzare il suo grande sogno.

Così le mostre si sono fatte mano a mano più estese, con pezzi veramente interessanti. La collezione si è arricchita nel tempo di incredibili rarità, fino a diventare il primo e unico museo del suo genere nel mondo.

Il museo del Bottone

Il museo del bottone di Sant’Arcangelo è diviso in maniera cronologica in 3 settori.

Il primo settore racconta, attraverso 180 quadri, la storia di 48 nazioni tra la fine dell’800 e la fine del ‘900.

Il secondo settore racconta i materiali con i quali sono fabbricati i bottoni come la madreperla, il legno, l’avorio ecc.

La terza sezione invece racconta le curiosità attraverso 120 quadri: si parte dai bottoni del ‘700 e dell’800, dove spicca il figlio di Napoleone. Infine, troviamo una sezione appendice all’interno della quale si possono scoprire informazioni e aneddoti interessanti sul comportamento delle persone che indossavano i bottoni.

Sono molti i bottoni che suscitano interesse tra il pubblico, ma forse, il bottone che attira oggi più attenzione è quello disegnato da Pablo Picasso per Coco Chanel negli anni 1920: è una maiolica a due colori, blu con un tocco d’oro raffigurante un cavallo stilizzato.

Il pezzo più buffo e allo stesso tempo più inquietante, è un bottone giapponese per kimono a forma di statuetta, in avorio, dei primi anni 1900; rappresenta un taglia-teste con la scimitarra e la testa mozzata tenuta in mano per i capelli.

“Non è facile scrivere la storia dei bottoni, in quanto ciascun paese o ciascuna regione ha caratteristiche diverse. Ho cercato di affrontare l’argomento basandomi sulla esperienza maturata con l’attività svolta cercando di usare dei criteri che ad un collezionista occorrono per catalogare i modelli, i materiali, le forme, gli usi nel tempo e le caratteristiche che un bottone nei suoi aspetti offre”.

Giorgio Gallavotti

Info:

Via della costa 11, Santarcangelo di Romagna.

Tel: 0541 624270 – 3393483150

Orari di apertura

Inverno: 10.00 – 12.00; 15.00 – 18.00. Lunedì chiuso.

Estate: 10.00 – 12.00; 16.00 – 18.30; 21.00 – 23.30. Lunedì chiuso.

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